Santuario

Momenti di preghiera:
orari delle Celebrazioni

Attenzione
Il Santuario aprirà domenica 1 giugno 2025. Vi aspettiamo!
Risorsa 1

Domenica e Festivi

7.10
Liturgia delle Lodi
7.30
Santa Messa
9.30
Santa Messa (Luglio e agosto)
11.00
Santa Messa
14.00
Concerto o altro incontro
15.00
Benedizione dei bambini
16.00
Santa Messa
19.00
Liturgia dei Vespri
Risorsa 2

Giorni feriali

7.10
Liturgia delle Lodi
7.30
Santa Messa
11.00
Santa Messa
15.00
Benedizione dei bambini
15.30
Santa Messa
19.00
Liturgia dei Vespri

Celebrazioni del mese

Domenica 1 giugno apertura dell'anno pastorale
ore 16:00 celebrazione della S. Messa
Domenica 8 giugno
ore 11:00 celebrazione della S. Messa
ore 16:00 celebrazione della S. Messa
Domenica 15 giugno benedizione dei ciclisti
ore 11:00 celebrazione della S. Messa sul piazzale del santuario
ore 16:00 celebrazione della S. Messa
Domenica 22 giugno
ore 11:00 celebrazione della S. Messa
ore 16:00 celebrazione della S. Messa segue processione solenne con Gesù Eucarestia
Domenica 29 giugno
ore 11:00 non viene celebrata la S. Messa a causa della gara ciclistica Fausto Coppi
ore 16:00 celebrazione della S. Messa

Chiesa Giubilare

Nel 2025, in occasione del Giubileo indetto da Papa Francesco, il Santuario di San Magno è stato designato come Chiesa Giubilare: un luogo speciale dove i fedeli possono vivere l’esperienza del pellegrinaggio e ottenere l’indulgenza plenaria, segno concreto della misericordia infinita di Dio. In questo tempo di grazia, la Chiesa invita ogni credente a rinnovare la propria fede attraverso alcuni gesti spirituali fondamentali: la confessione sacramentale, la partecipazione all’Eucaristia, la preghiera per le intenzioni del Papa e il compimento di opere di misericordia. Al cuore del Giubileo vi è l’esperienza della riconciliazione: il perdono ricevuto nel sacramento della Penitenza, insieme al pellegrinaggio alla Porta Santa, apre il cuore alla gioia della salvezza e libera dalle conseguenze del peccato. Visitare una Chiesa Giubilare come San Magno è quindi un’occasione preziosa per riscoprire la tenerezza di Dio, ripartire nel cammino di fede e crescere nell’amore verso il prossimo.

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Castelmagno, cappelle antiche ©Sonia Ponzo

Festa di San Magno

La festa di San Magno, che si celebra ogni anno il 19 agosto, è un momento di grande devozione e tradizione per la comunità di Castelmagno. In questa occasione, i fedeli si riuniscono per onorare il santo patrono, con una processione solenne che attraversa il paese, accompagnata dal gruppo storico della Baja, composto da dodici uomini rappresentanti delle due parrocchie. Questi uomini, con il loro cappello piumato e la bandiera, hanno il compito di vigilare sull’ordine della festa, mantenendo vive le tradizioni secolari. Sebbene oggi la Baja abbia una funzione prevalentemente folkloristica, la sua importanza storica rimane indiscussa, simbolo di una comunità unita nella fede e nella celebrazione di San Magno. Al centro di questa festività c’è la Badia di San Magno, un santuario che da secoli rappresenta un punto di riferimento spirituale per la popolazione locale. La cura dell’edificio religioso è sempre stata affidata alla comunità, in particolare ai massari e ai membri della Baja, che si sono alternati nella gestione dei riti e delle necessità pratiche. Con il tempo, la gestione del santuario è passata nelle mani del clero locale, che ha acquisito maggiori responsabilità, tanto da far riconoscere il santuario come di interesse diocesano. Oggi, la Badia di San Magno è ancora al centro della vita religiosa di Castelmagno, con il rettore che coordina le attività spirituali e pastorali, supportato dalla collaborazione tra i preti della Valle Grana.

Santuario

Cammino di San Magno

"Il santuario di San Magno ha radici nella religiosità millenaria localizzata su un promontorio in una conca alpina di esuberanti pascoli. La collocazione della chiesa nell'alpestre paesaggio luminoso richiama il pellegrinaggio alla Gerusalemme celeste, con la promessa dei pascoli sempreverdi a cui guida il Buon Pastore.

La salita faticosa al santuario è premiata dalla sosta accogliente tra ridenti praterie ed uno scrigno d'arte, in cui si proclama la misericordia di Dio, che assicura il perdono: "Non ricorderò più le sue iniquità". A maggior conferma della misericordia divina, in questa modesta "cappella sistina", costituita dalla cappella Botoneri, è dipinta la passione del Signore, la sua risurrezione e la liberazione di Adamo ed Eva dall'inferno.

A rafforzare la fiducia sono presenti le figure di molti santi, che, come san Magno titolare del santuario, sono stati testimoni di fedeltà nel seguire Gesù fino al martirio e si fanno intercessori per le nostre sofferenze, che essi stessi hanno provato.

Questo santuario era anche sosta per un cammino di pellegrini verso Santiago, verso "finisterrae", luogo di incontro delle vie terrestri con le stelle della via lattea; e su questi monti anche le notti risplendono di stelle che brillano di luce più viva.

Così il cammino antico, tracciato in queste valli, si apre verso l'alto, verso il mistero dell'infinito che si rispecchia nel cielo stellato."

 

Gian Michele Gazzola

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